Ci avresti mai pensato?
Può sembrare strano, ma l’uso della canapa nell’edilizia è sempre più diffuso!
Consente di costruire con fibre vegetali resistenti, con grandi vantaggi ambientali, ma anche sociali ed economici
La Canapa è il materiale migliore grazie a una coltivazione semplice, alla sua crescita veloce e fruttuosa;
la coltivazione della Canapa ha un basso consumo di acqua e consente un uso bassissimo di pesticidi, in quanto è lei stessa una pianta antiparassitaria.
Il CANAPULO, è la parte legnosa dei fusti delle piante ed è la parte che viene lavorata per ottenere materiali utilizzabili nell’edilizia.
Possiede proprietà ISOLANTI TERMOACUSTICHE, IGROSCOPICITà e CAPACITà DI GESTIRE L’UMIDITà perché traspirante.
Una volta lavorata, la canapa è un ottimo sostituto del legno, vetro e anche inerti per la composizione di diversi materiali. La Canapa è refrattaria a muffe e insetti, è anche resistente al fuoco, è un materiale leggero e ricco di silice, inoltre le costruzioni in calce e canapa non subiscono l’ossidazione da parte di agenti esterni e hanno una durata illimitata. Ma soprattutto, è un materiale “carbon negative“:
L’edilizia globalmente produce il 30/40% dell’emissioni di CO2, la canapa da vita all’unica filiera costruttiva a CARBON NEGATIVE, cioè toglie all’ambiente più CO2 di quella che viene emessa, sintetizza il carbonio e riduce, quindi, le emissioni di CO2 nell’atmosfera, abbattendo le emissioni inquinanti, è quindi un grande alleato per l'ambiente!
Infatti, tra le altre cose, si risparmia il 90% dell’acqua utilizzata per il cemento!
Inoltre è un materiale antisismico, l’ENEA ha progettato un kit antisismico con pannelli in fibra di canapa, che hanno la capacità di contenere il crollo provocato dalle scosse.
Quello che si ottiene è un materiale etico, ecosostenibile, biocompatibile, riciclabile, rinnovabile e compostabile, da cui ricavare fiocchi, feltri, materassini, pannellature, mattoni, vernici, colle, smalti, biocomposti e tessuti per il rinforzo delle strutture sostituendo ad esempio le fibre di vetro o di acciaio o carbonio grazie alla loro considerevole resistenza
(es in Abruzzo sono stati costruiti edifici antisismici biocomparibili)
A differenza dei mattoni tradizionali, i mattoni in canapa si posano a secco e vengono smaltiti con maggiore facilità.
Ma la Canapa in edilizia non è una scoperta recente, è probabilmente la più antica pianta da fibra coltivata dall’uomo, solo da pochi anni però gli Stati la stanno rintroducendo nel settore investendo su di essa; solo dieci anni fa l’Unione Europea ha attivato finanziamenti destinati alla reintroduzione della canapa da fibra e alla costruzione di filiere di prodotti derivati.
In Puglia esiste il più grande centro di prima trasformazione della canapa, in Italia, un sistema di filiera che la trasforma dalla coltivazione, passando per la prima trasformazione, all’ulteriore lavorazione per ottenere i prodotti necessari all’edilizia, fino al cantiere
(il complesso CASE NEL VERDE a Bisceglie).
Questo sistema è stato perfezionato dalla #biohemptrade , il cui fondatore Pietro Crocetta, è personalmente attivo a far si che la canapicoltura possa essere rilanciata definitivamente, non solo in campo edile ma anche in campo terapeutico!
Ha ottenuto, infatti, con la #biohempfarming (consorzio di cui fa parte con la cooperativa agricola Palma d’Oro), la prima autorizzazione italiana dal Ministero della Salute, a coltivare canapa e a ricavare dalle infiorescenze i cannabinoidi, per produrne farmaci presso un’officina farmaceutica autorizzata.
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